martedì 18 settembre 2012

18/09/2012
Vedete quella cosa là in fondo, tutta sfocata, che sembra un capezzolo? no?
Quelli che mi segnalano su FB invece la vedono benissimo...a quanto pare.



E' il primo post.
Sindrome da foglio bianco.
Che diavolo scrivo nel primo post, per dare dignità e soprattutto SENSO a questo ennesimo blog di cui l'umanità tutta potrebbe fare tranquillamente a meno?
Ho davvero qualcosa di memorabile da scrivere, o è soltanto narcisismo quello di voler apparire qua?
E' nato prima l'uovo, o la gallina?
Vi piace la Nutella?

Tutte domande importanti a cui non so dare risposta.

E allora partiamo dal motivo per cui nasce tutto questo: perchè facebook mi ha fatto girare gli zebedei censurandomi alcune foto innocue, e bannandomi per l'ennesima volta.

Facebook mi fa cagare.
Ecco, l'ho detto.
Momento catartico.
Facebook mi fa cagare.

Eppure, anche io sono su facebook. Perchè? Perchè mi conviene.
Oggi purtroppo siamo pericolosamente vicini all'equazione "internet = facebook"
Bisogna esserci.
Specialmente se si lavora (o si ambisce a lavorare) nel mondo dell'immagine.
E in reatà facebook ha pure tanti meriti, ed un potenziale enorme, quindi è giusto che sia così.
Ok, riformulo: COME E' GESTITO FACEBOOK MI FA CAGARE.

Si, così è meglio. Così è esattamente come la penso.
Pure le tasse mi fanno cagare, però le pago. Bisogna farlo, è giusto farlo.
E così, anche se facebook mi fa cagare, io ci sono. Bisogna esserci, è giusto esserci... se lo si vive in maniera sana.
Facebook è il concretizzarsi di una grande rivoluzione sociale, qualcosa che ha cambiato il modo di vivere e fruire la rete a tal punto da aver modificato anche il nostro modo di vivere e comunicare nella vita reale.
Tutto questo è bellissimo.
Anzi, riformulo di nuovo: tutto questo sarebbe bellissimo se i pensieri potessero circolare davvero liberamente;
sarebbe bellissimo se chi fruisce del servizio avesse pure la cultura e la capacità critica necessarie per decodificarne i messaggi veicolati, se rimanesse in grado di pensare con la PROPRIA testa invece di copia-incollare pensieri altrui travisandone spesso il senso, limitandosi a mettere "like" su quelli delle pecore che la pensano come lui, e a "segnalare" quelli delle pecore che la pensano al contrario.

Che occasione sprecata che è oggi facebook.

E quindi, visto che anche se mi girano le balle per l'ennesima sospensione, ho la mattinata libera e non ho molto da fare, nasce questo blog in cui pubblicherò le mie foto, anche quelle bannate da facebook, anzi soprattutto quelle bannate da facebook.

Non ve ne può fregar di meno? Quella è la porta, non c'è bisogno di sprecare tempo a scrivermi di darmi all'ippica. Raus.

Per tutti gli altri, benvenuti. Qui si beve birra e si parla di fotografia. E se vi scappa un rutto, fate pure, siete tra amici, non vi faccio bannare. Promesso.

Ale


PS. se si parla di fotografia, mi sembra giusto metterle, le fotografie.
Iniziamo subito con l'immagine del giorno allora, e ammirate tutti il capezzolino sfocato e censurato che mi ha fatto bannare oggi dall'unico social network che funzioni oggigiorno.

4 commenti:

  1. si puo' ruttare liberamente in questo blog ?

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    1. Il galateo di romana derivazione, associa al rutto il gradimento del pasto, o in questo caso, della lettura.

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  2. L'idea di Facebook POTEVA essere una grande rivoluzione sociale. Quello che è riuscito invece a diventare è solo uno specchio in cui rimirarsi.
    Mi sono fatto una foto figa, la pubblico. Chissà quanti "mi piace"...
    tanti? Wow sono qualcuno
    pochi? Oddio non mi caga nessuno
    Ma il discorso è ben più complesso a mio parere.

    ben vengano le cazzate, le battute, le vignette e i sempreterni gatti. Una boccata d'aria, poca rispetto all'opprimente resto, un social sempre più pericolosamente zeppo di bambini, che abbandonano l'interazione reale per quella più comoda schermata e filtrata da "non so chi sono ma vorrei essere figo quindi il mio io social parla per grandi citazioni e pubblica foto della madonna perchè l'importante è davvero solo apparire".

    Un giovane, di quelli che adesso fanno il grosso di 'sta piazza, purtroppo non ha la cultura, non ha la capacità critica di cui parli.
    Un giovane ti banna un innocuo e bellissimo capezzolo perchè qualcuno gli ha detto che è male, lo stesso ti pubblica la foto di un gatto seviziato invocando appelli a destra e sinistra, ignaro della cazzata che sta divulgando e della violenza che quella immagine effettivamente provoca.
    Noi ultra trentenni siamo la punta dell'iceberg ad usare il mezzo, e quindi subiamo secondo me l'ignoranza di alcuni e la paura di altri, o l'invidia di chi vorrebbe fare quello che noi pubblichiamo ma non ci riesce, e allora segnala.

    Su FB vedo solo coscienze che cercano di destreggiarsi fra tutti questi media votati giusto all'esibizionismo.
    Perchè per me questo è veramente facebook, poche occasioni di reale o importante visibilità professionale, ma sede quotidiana di chi ama proiettare nella rete un'immagine di se più lontana possibile dalla realtà ma più vicina all'immagine della persona che si vorrebbe vedere nello specchio.
    Qui si gioca alla seduzione, vince chi ha più mi piace o cuoricini.

    Ed è un gran peccato, perchè ci siamo dentro tutti.

    Bel blog, ottima iniziativa Sommo!

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Fotografia

Faccio click su strane cose, che registrano strane immagini.